giovedì 31 marzo 2011

Guidare low cost


Quanto segue deriva dal buonsenso che deve sempre prevalere. Ma abituarsi ad una guida economica richiede anche molta abilità, esperienza ed allenamento. Tuttavìa l' esposizione potrebbe essere difettosa come potrebbe esserlo l' interpretazione di chi legge quindi, per evitare incidenti in maniera matematica e certa basta osservare ossessivamente le distanze di sicurezza che, associato al rispetto dei limiti di velocità "consigliati, potrebbe essere la panacea delle compagnie assicurative.

- Tutti sappiamo che, per consumare meno, occorre scegliere la marcia più appropriata anche se è vero che più sono bassi i giri del motore (questo vale solo per i motori a combustione) e più l' econometro si rilassa sfruttando la accresciuta elasticità dei moderni motori.

- Sull' asfalto liscio si consuma meno che su quello poroso (solo sull' asciutto), e quando prendiamo una buca consumiamo di più.

- Ogni cosa elettrica alimentata dall' auto consuma benza, la legge sulle luci accese anche di giorno ha fruttato 900 M€/anno in più solo sull' accise dei carburanti (ah,ah! accese, accise..).

- Ovviamente il climatizzatore ciuccia dibrutto ma a volte ne vale la pena. Però è ottima accortezza raffreddare l' abitacolo andando un po' coi finestrini aperti, prima di azionarlo anche perchè nel passaggio da 60 a 30 °C sarebbe energìa davvero defecata inutilmente.

Ma l' 80% dell' energìa consumata viene sucata dalla dea protrettrice dei petrolieri: L' accelerazione.
La quasi totalità dei costi di locomozione è dovuta all' accelerazione che significa "quando varia la velocità" :
- negativa è quando la velocità diminuisce.
Puo' essere quasi gratis se avviene senza toccare i freni (rallentamento per inerzia) a pagamento nell' altro caso.
- positiva è quando la velocità aumenta.
Questo è quello che arricchisce i petrolieri perchè fagogita energìa e si paga alla grande tranne nel caso in-discesa-col-venta-a-favore o in caduta libera in un baratro.
A parità di variazione di velocità, costa molto di più se essa avviene in minor tempo e con più carico (bagagli, persone, salita).

- Naturalmente l' accelerazione più costosa tra le accelerazioni è la partenza da fermo. Facciamone una sola e quando serve, senza le nervosetterie al semaforo, e prendiamoci più tempo possibile per arrivare alla velocita desiderata (specialmente se siamo pesanti e/o in salita).

Siccome ogni frenata è un' accelerazione da rifare (quindi sprecata)

- Abbondare con la distanza di sicurezza (magari accelerando lentamente) regala più margine per non frenare quando il traffico rallenta e si contribuisce a diminuire l' effetto elastico della coda.

- Se la coda si ferma è più conveniente se ci si trova in un punto in discesa (ma dipende dalla sorte), in questo caso, spesso si può ripartire in seconda.

- Se scrutando scorgiamo un semaforo che diventa rosso, rallentiamo subito e (prudenza e buonsenso) facciamo in modo di raggiungerlo usando i freni il meno possibile; magari nel frattempo diventa verde facendoci risparmiare una ripartenza da fermo.

- Per lo stesso motivo cerchiamo di prevedere i rallentamenti del tragitto col massimo anticipo possibile.

- Anche in autostrada, o percorso lungo, è assai sparagnoso riuscire a crearsi i margini per usare i freni il meno possibile, compiere accelerazioni lente e graduali ma anche evitare di accelerare nei tratti in salita, nei quali limitiamo al massimo rinviabili sorpassi consigliati, ovviamente, nei tratti in discesa.

- Al mattino metti-in-moto-e-via. Magari facendo i primi 500 mt senza toccare l' acceleratore. A freddo la macchina aumenta i consumi ma scaldarla da fermo costa ancora di più e poi inquina.

Ma il più importante accorgimento che più ci aiuta a lottare contro gli aumenti e l' inquinamento rimane lo stratagemma fondamentale:
andate a piedi !
Anche perchè un' auto usata per fare 7 km al giorno funzionerà sempre solo a freddo e i consumi per chilometro aumentano spropositatamente rispetto a quelli dichiarati.
E poi coi mezzi si vede un sacco di gnocca .
Sperimentando un simile stile di guida (almeno 1000 km) ci si accorge subito che non è per niente facile (non come fare derapate o sgommate) ma a regime si impara a sentire il motore come la puerpera sente il lattante e, in simbiosi con la macchina, si impara a farle fare meno fatica, con un senso di guida sicura e confortevole per i passeggeri che, non centrava un cazzo ma rimane un vantaggio indotto.
Guida economica come rivoluzione.